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I Wish It, I want It: Lady Dior

Se vi ricordate questo post, sapete senz’altro chi fu la donna che donò popolarità a questa borsa. Sì, sto proprio parlando di Lady Diana, la principessa del Galles a cui, nel 1995, fu regalato dalla première dame Bernadette Chirac questo iconico pezzo della maison francese: la Lady Dior.
Il nome in codice di questa borsa prima del 1995 era “Chouchou”, un nomignolo che assomiglia a quello di una bambolina delicata e bellissima.
La Lady Dior è totalmente realizzata a mano, con un pellame sceltissimo, che non presenti imperfezioni o discromie.
Questa borsa è riconoscibile per le sue dimensioni contenute (a proposito di “bambolina”) e per il motivo del “cannage”, una speciale tecnica di impunture sulla pelle che si ispira alla impagliatura delle sedie di Napoleone III che erano disposte alla prima sfilata di Dior nel 1947.
Preziosa, ma allo stesso tempo molto sbarazzina per il tintinnio dei charms che formano la scritta DIOR, che brilla al sole durante le passeggiate con le vostre amiche (al momento, le mie amiche dei sogni, ehehe!).
La Lady Dior è una borsa dotata di un’eleganza unica e discreta, che non passa mai di moda: 144 pezzi assemblati insieme che formano uno di quegli oggetti che riesce a sfidare il tempo e le tendenze.
E’ Marion Cotillard, musa per la maison dal 2008, che presta il viso e la propria leggerezza alla campagna pubblicitaria di Christian Dior. Davanti all’obiettivo di Jean-Baptiste Mondino l’attrice-modella esprime pienamente il concetto di femminilità e di eleganza intramontabile della casa francese, piroettando con abiti leggeri ed eterei, portando al braccio “Chouchou”, sogno di tante, nell’armadio di poche.

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Francesca Giagnorio

Francesca Giagnorio

Content creator appassionata di fotografia! Vivo in mezzo alla natura e ho trovato la mia anima nel cottagecore.

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