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MASSIMO REBECCHI Spring Summer 2015

Mi sto accorgendo che ciò che emoziona è estremamente raro, e per questo estremamente prezioso. L’emozione è fondamentalmente dentro di noi, ma difficilmente esce fuori allo scoperto e fa battere il cuore all’impazzata e sudare freddo: almeno per me per ora funziona così. Ho bisogno di sfide per emozionarmi, di fare foto difficili e in condizioni che non mi sono mai capitate per le mani, o meglio, per l’obiettivo. Un’occasione che mi ha fatto saltare il cuore in gola e farmi pensare che non ce l’avrei mai fatta è stato il backstage e la sfilata di Massimo Rebecchi.
TRANSLATION HERE
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Mai mi dimenticherò il clima concitato e teso che si respirava dentro il backstage della sfilata. Le modelle si dovevano spostare da una parte all’altra facendo una specie di salto agli ostacoli tra fotografi e organizzatori. I MUA truccavano frenetici e impartivano gli ordini a destra e a manca. In tutta quella furia e quella frenesia era presente un equilibrio e una scalata verso quella perfezione che poi si sarebbe concretizzata con la sfilata che ci sarebbe stata da lì a pochi minuti.
Visi incantevoli e androgini, sorrisi da Gioconda e completi dalle linee maschili e sobrie su forme slanciate. Fantasie optical e freschezza: MASSIMO REBECCHI.

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Francesca Giagnorio

Francesca Giagnorio

Content creator appassionata di fotografia! Vivo in mezzo alla natura e ho trovato la mia anima nel cottagecore.

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